giovedì 6 marzo 2014

L' ACIDO MANDELICO







Con il passare degli anni il ricambio cellulare rallenta, la pelle diventa meno luminosa, si ispessisce e il viso perde luminosità.
E’ a questo punto che il peeling è la terapia giusta; rende uniforme trama e colorito e ridà luce alla pelle. La primavera è poi sicuramente il periodo dell’anno migliore per sottoporsi a questo trattamento.
Oggi per eseguire un peeling non si usa più solo una sostanza ma si preferisce prima usare un peeling per esfoliare bene la pelle ed eliminare le cellule morte poi si applica la formula specifica per il problema da risolvere. Si applicherà un peeling salicilico in caso di acne, un piruvico per il foto invecchiamento, un “tca tamponato” per eliminare le rughe sottili.
Tra i peeling più attuali la formulazione più di tendenza è l’acido mandelico. E’ una sostanza che deriva dalle mandorle e viene utilizzato per pelli macchiate a causa di un foto invecchiamento. Non è un peeling molto aggressivo e quindi può essere ideale per quasi tutte le pelli.
Si tratta di un modesto esfoliante che però penetrando nella pelle la stimola a produrre nuove fibre elastiche, dando così maggior tono alla pelle e riducendo la pigmentazione dall’interno.
Da ricordare che in questo caso non basta una sola seduta. A seconda del problema da risolvere se ne fanno da 3 a 6 a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro per un costo di circa 120 euro a seduta.

Dopo aver eseguito un peeling non ci si deve esporre ai raggi solari e si deve applicare una crema protettiva e lenitiva che in genere consiglia il medico che ha eseguito il trattamento.





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